“Aperto nel 1967 dalla famiglia
Buriani, arrivati a Pieve di Cento dalle campagne ferraresi, serve un'onesta
cucina popolare, quella "…dove sostano i camionisti, si mangia bene…"
affiancata in seguito dalla pizza allora in espansione in tutta Italia. Nel
1990 la svolta con il cambio generazionale e soprattutto con Alessandra ai
fornelli, diplomata alla scuola d'arte ed autodidatta in cucina grazie al
ricordo della nonna paterna, da cui aveva attinto la passione e i primi
rudimenti. Così, abbandonata la pizza, divenuta un diversivo, la Chef viene accolta nei Jeunes
Restauraturs d'Europe, condividendone il progetto che vede tradizione ed
innovazione come impulso di crescita culturale delle diverse realtà regionali.
Alessandra Buriani - Alessandra Buriani. Il menù cambia ogni
stagione, nel rispetto degli equinozi e solstizi, senza mai riprendere quanto
in precedenza proposto, rispondendo comunque all'imperativo che vede la
valorizzazione del territorio e la ricerca della materia prima, unita alla
fantasia e alla creatività il metodo migliore per la realizzazione dei piatti.
Ovviamente le proposte più strette della tradizione, proprio in funzione del
nome, sono le più statiche. Talento,
passione e costante ricerca fanno si che le cose buone della nostra tradizione
gastronomica siano un tuttuno armonico di sapori e sensazioni.
I Vini - La carta dei vini spazia nella migliore
enologia nazionale, con circa 300 etichette, fra aziende già consolidate ed
altre di ricerca, una particolare attenzione alla regione Emilia Romagna, che
in questi ultimi anni registra un notevole avanzamento, mettendosi alla pari di
altre regioni più blasonate. Qualche straniero, tipo alcuni grandi francesi, lo
spagnolo Vega Sicilia, il US Opus One, inseriti più per confronto che per
commercio.
Il locale di una sobria eleganza,
risponde alle esigenze di mettere tutti a loro agio, senza sfarzi a volte
imbarazzanti quando viene a mancare la giusta naturalezza, può ospitare 30/35
commensali in due sale, una più ampia e luminosa con vetrate all'inglese,
l'altra più intima e raccolta con i muri in pietra a vista, a richiamare lo
stile architettonico del paese. Il ristorante è ubicato all'entrata del paese,
ridosso all'antica Porta Bologna, nei pressi della Rocca, un motivo questo di
accennare alla storica cittadina di Pieve di Cento, con i suoi trascorsi
medievali, i palazzi settecenteschi, i lunghi portici, i quadri del Guercino e
del Guido Reni visibili nella Collegiata e nella Pinacoteca, il recente Museo
Bargellini con Guttuso, De Chirico e importanti pittori del '900: non per
niente il 2001 vede Pieve insignita del titolo di Città d'Arte.”
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