Soli, lontani da tutti, in una
notte scura, scura come se avessero spento le stelle e la luna, sopravvivono un
ragazzo e il suo cane Tito. Lui sa perché sono soli, lontano da tutto quanto
conoscono, perché patiscono il freddo, stretti in un sacco a pelo, perché si
trovano in un mondo oscuro. Lui sa cos'è successo, sa che avrebbe potuto
cambiare il corso degli eventi. E ha voglia di raccontare, ha bisogno di
spiegare come tutto è cominciato Lui ha dieci anni, Tito tre. Ama i cani da
sempre, è la prima parola che è riuscito a pronunciare. Vive in simbiosi con
l'animale, lo adora. Ma un giorno, a scuola, il Direttore appende una
comunicazione. È un nuovo editto del Sire: comanda al suo popolo che i cani di
tutte le razze, taglie ed età sono banditi dal regno con ogni mezzo possibile.
È un nuovo editto, certo: nel precedente ha deciso di bandire il gelsomino, il
fiore profumatissimo, simile a una stella, simbolo del Regno. Le ricamatrici
hanno gettato nel fuoco gli antichi disegni dei tralci di gelsomino che hanno
accompagnato alle nozze tante fanciulle; i giardinieri hanno imprecato
strappando con forza le radici di antichi rampicanti; e quando un soldato del
Regno vede un piccolo fiore scampato alla strage lo calpesta con tutte le
forze. Tanto i fiori non strillano quando muoiono, non piangono, non hanno
voce. O almeno, nessuno li sente. È l'ennesimo atto di violenza nei confronti
degli abitanti del reame. E gli atti di violenza e sopraffazione proseguono,
con un ragazzo e il suo cane Tito alla ricerca del modo di salvare sé stessi e
il mondo, i sentimenti e la purezza. Dopo il successo del suo precedente
romanzo, Bambini nel bosco, arrivato nella dozzina finalista del premio Strega
2010, Beatrice Masini torna in libreria con una storia delicata e potente, Solo
con un cane, la storia di Milo e del suo cane, Tito. Siamo in un regno il cui
Re è solito emanare editti alquanto discutibili, dettati dal suo umore
giornaliero; inutile dire che l'obbedienza è d'obbligo. Un giorno il Sire
decide di bandire (e quindi abbattere!) tutti i cani del regno, e invita tutte
le famiglie a obbedire senza discutere. In un moto di coraggio e indignazione,
Miro e la sua famiglia decidono di non assecondare il volere del Re, ed invece
di proteggere Tito, fedele compagno di giochi e amico. Miro partirà con il suo
inseparabile amico a quattro zampe, alla ricerca di un posto migliore in cui
vivere, verso un futuro più luminoso per tutti e due. Sul suo cammino
incontrerà ostacoli e trappole; farà la conoscenza della Fame e della Sete, il
Dubbio si insinuerà tra i suoi pensieri mettendolo in difficoltà e la Paura lo accompagnerà ad
ogni passo; la stessa Morte gli farà la corte… Un romanzo che è un percorso di
crescita e di presa di coscienza dei propri limiti, un inno all'amicizia, alla
speranza, al coraggio, alla vita, nella sua accezione più ampia. Solo con un
cane non è solo il viaggio materiale di Miro e Tito lontano dalla perfidia
ingiustificata di un Re, ma un viaggio dentro sé stessi, un'avventura da
condividere, anima e corpo, con qualcuno a cui si tiene davvero.
BEATRICE MASINI è nata a Milano,
dove vive e lavora. Giornalista, traduttrice (tra i suoi lavori i libri della
saga di Harry Potter), editor, scrive storie e romanzi per bambini e ragazzi. I
suoi libri sono stati tradotti in quindici Paesi. Ha vinto nel 1999 il Premio
Castello di Sanguinetto con il romanzo La casa delle bambole non si tocca
(Salani), e nel 2004 il Premio Pippi con Signore e signorine – Corale greca (Einaudi
Ragazzi), il Premio Elsa Morante con La spada e il cuore – Donne della Bibbia
(Edizioni EL) e il Premio Andersen come miglior autrice. Con Fanucci Editore ha
pubblicato: Sono tossica di te e Bambini nel bosco, arrivato tra i finalisti
del Premio Strega 2010.
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