“Anni ‘50 - I coniugi Edda
Paracchini e Giovanni Piazzalunga iniziano la loro avventura imprenditoriale
con la produzione artigianale di pochi pezzi di corsetteria venduti nei mercati
di piazza. Nel 1953 nasce Parah, dal suono esotico. Il marchio voleva ricalcare
le prime lettere del cognome della fondatrice. La lettera "h" andrà
per errore tipografico a sostituire la lettera kappa, voluta per riprodurre il
suono della doppia ci, e rimarrà in segno di portafortuna.
Anni '60 - Nei primi anni
Sessanta, il laboratorio artigianale assume la dimensione di una piccola
impresa. Costituzione nel 1962 della prima vera e propria azienda a livello
societario, a Gallarate, in provincia di Varese. Nel corso degli anni Sessanta,
Parah riconverte la produzione dall'intimo in costumi e coordinati mare, per i
quali si affermerà negli anni Ottanta come uno dei marchi più conosciuti.
Inizia a gestire una rete di distribuzione in proprio, costituita da una
dozzina di agenti.
Anni '70 - Nel 1975, con
l'inserimento in azienda di Gregori Piazzalunga, seconda generazione della
famiglia fondatrice, ha luogo una svolta nel suo sviluppo. Il giovane
imprenditore intuisce la nascente richiesta di mercato per i costumi da bagno,
segmento arretrato del settore abbigliamento, sviluppando le potenzialità di
prodotto. Nell'anno 1976, il gruppo inizia a produrre nuove linee di costumi da
bagno: Sabbia, Impronte e Off Limits beachwear; raggiungendo tipologie diverse
di consumatrici e coprendo tutti i segmenti di mercato.
Per veicolare questo nuovo
concetto, l’azienda realizza campagne pubblicitarie (primi ad utilizzare
affissioni dai grandi formati) che rispecchiano i mutamenti sociali: il
desiderio di trasgressione dei primi anni '70, con la posizione "da
scandalo" della prima testimonial del marchio Parah, Barbara D'Urso e,
successivamente, l'atteggiamento aggressivo e carrieristico degli anni Ottanta.
Anni '80 - E' nel corso di questo
decennio che Parah si afferma, per prima nel suo settore e sull'onda del
nascente fenomeno del made in Italy, creando nuove collezioni ad ogni stagione
secondo le tendenze moda. A fine anni ’80, l’azienda riprende la produzione di
corsetteria.
Anni ’90 - Anni di grandi
innovazioni che portano al rilancio del settore intimo grazie all’impiego di
prodotti innovativi e note testimonial. Ricordiamo in particolare, Lumiere il
reggiseno senza tagli e cuciture presentato con una campagna di comunicazione
del valore di oltre 2 miliardi di lire e l'impiego di una testimonial inedita,
la sciatrice Deborah Compagnoni. In poghi mesi sono stati venduti 100 mila
reggiseni. Nel 1998 con l'apertura dei primi due negozi monomarca in
partnership in Spagna, a Marbella e a Puerto Banus, Parah vara una politica di
espansione all'estero.
Alla ricerca e innovazione nel
settore intimo fa eco quella nei costumi da bagno. Nel 1999 l’azienda propone
il Tankini, e un nuovo modello di bikini con reggiseno "a fascia"
che, grazie al ferretto invisibile, per la prima volta veste senza appiattire
il seno.
Anni 2000 – Per celebrare il
50enario dalla fondazione il gruppo edita una minicollezione di costumi da
bagno "Parah-Collezione oro". Prende il via la strategia di
distribuzione attraverso negozi monomarca d'immagine anche in Italia,
inaugurando punti vendita in grandi città, località turistiche e punti di interesse
strategico come l'Aeroporto di Milano-Malpensa. Proseguono i progetti
stilistici e innovativi che segneranno, nell'arco di 3 anni, un incremento del
più 25 percento nel fatturato della divisione intimo. Si ricorda in particolare
Aria, con Nathalie Caldonazzo come madrina del progetto. Si afferma, nel 2001,
definitivamente la nuova modellistica "a gabbia", uno stile
propulsivo con cui si decreta una nuova tendenza del settore della corsetteria.
Fernanda Lessa, top model che ha mosso i primi passi nel settore proprio con
Parah, ne incarna gli indici di seduzione e sensualità.
Il biennio 2002-2004 segna grandi
svolte anche nel beachwear. Parah lancia il bikini coppa Plus, che veste ogni
tipo di seno (dalla taglia II alla V), i costumi da bagno ispirati all'Euro,
realizzati in alcantara ed ecopelle e il BK 206, adatto a tutte le taglie.
Nell’intimo, invece, adotta il sistema di misura delle taglie alla francese:
non più prima-quinta ma 80-100.
Viene rinnovata l’immagine del
marchio Off Limits sia in termini di logo e packaging, sia in termini di stile,
declinando negli stessi temi moda e materiali, le collezioni di costumi da
bagno. Gli accessori - borse, calzature,
occhiali da sole - diventano parte integrante di tutte le collezioni mare. Nel
2004, Parah approda al mondo sportivo, siglando un accordo commerciale con
Juventus Football Club di Torino che prevede la visibilità del marchio Parah
sul campo di calcio e nel backdrop delle interviste e la realizzazione della
collezione Parah brandizzata Juventus,
rigorosamente in bianco e nero.
Nel 2006 Parah avvia la politica
della brand extension con il lancio di una nuova linea di profumi Parah Woman e
Parah Man distribuita in esclusiva mondiale da Weruska & Joel, azienda
torinese con la quale Parah ha siglato un accordo di licenza.
Nel 2008 Nasce la linea di
accessori Parah by No.Nu: collane, bracciali e borse ispirati, anno per anno,
alle collezioni Parah. Sono accessori unici nel loro genere, tutti fatti a
mano.
Il 20 settembre 2008, Parah
debutta sulle passerelle, presentando durante la settimana della moda milanese
la collezione P-E 2009, sfilando con Parah Noir Beachwear. Regina della
passerella, la top model Esther Canadas.
Nel 2009 Parah entra
ufficialmente nel calendario della moda milanese e il 23 settembre sfila la collezione
P-E 2010 sulla passerella della Sala Borgospesso nell’ambito di Milano Moda
Donna. Due testimonial dal mondo del cinema e della musica: Margareth Madè,
reduce dal festival del cinema di Venezia e Amber Le Bon figlia d’arte di
Simon.
Nello stesso anno con il lancio
della collezione P-E 2010 il marchio Impronte di Parah viene rinnovato
nell’immagine grafica, nel nome che diventa Impronte Parah, dando
contemporaneamente una connotazione più fashion e più moderna all’intera
collezione.
Il 2010 è un anno
importantissimo. L’azienda festeggia il 60° compleanno dalla sua fondazione. E’
l’occasione per concretizzare l’attenzione verso la clientela femminile con una
brillante limited edition. L’azienda ha ideato Parah Anniversary, una mini
linea di 2.600 pezzi in tiratura limitata, suddivisa in tre differenti bikini
per le consumatrici adulte e 1.000 pezzi della collezione Parah Kids per le
consumatrici più piccole. Abbinato al lancio un concorso che consente di
vincere un diamante da 1 carato del valore di Euro 3.450.
Il 2010 segna l’arrivo di tre
licenze importanti:
L'azienda affida alla società
Over la licenza per commercializzare la linea di abbigliamento, intimo e mare,
per bambino e bambina dai 6 ai 12 anni, con il marchio Parah Kids.
Alla società Codi viene affidata
la licenza per la distribuzione della linea di borse.
Infine la linea Parah Home è
stata affidata in esclusiva al Gruppo Carillo, azienda partenopea i cui
prodotti spaziano dalle trapunte ai copripiumini, copriletti, tovagliato e
spugna per il bagno.
Oggi l’azienda è rappresentata
dalla seconda generazione: Gregori Piazzalunga ha la carica di Presidente e
Gianluca Piazzalunga quella di Amministratore Delelgato. La vice presidenza è
affidata al cognato Stefano Rienzo, che mantiene anche la carica di direttore
commerciale. Come per le grandi dinastie della moda italiana, anche per la
famiglia Piazzalunga, la coesione famigliare e il forte intuito imprenditoriale
sono i fattori determinanti per lo sviluppo e il consolidamento dell’azienda.
È in arrivo la terza generazione,
pronta più che mai a rendere onore alla realtà con la quale sono cresciuti.”
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