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domenica 6 novembre 2011

OGGI MANGIO DA … N. 59: VENISSA con la chef Paola Budel


















PAOLA BUDEL - Paola Budel, la giovane chef bellunese originaria di Feltre, che dopo essere stata allieva di Gualtiero Marchesi e Michel Roux, ha intrapreso un'interessante carriera prima in prestigiosi ristoranti italiani ed in seguito nelle cucine d'eccellenza di Londra, Monaco, Tokio e Hong Kong. E' tornata quindi in Italia dove per tre anni è stata executive chef al Principe di Savoia di Milano, venendo consacrata come celebre chef tout-court. La sua ultima sfida “culinaria” è Venissa, l'innovativo ristorante che prende il nome dalla Tenuta nell'isola di Mazzorbo in cui si trova, è che è nato proprio dal sogno di Paola e di Gianluca Bisol di dare vita ad un progetto in grado di rinnovare la ristorazione e l'ospitalità veneziane. “Decido i piatti in base alle materie prime che il territorio locale offre quotidianamente” racconta Paola, “creando un menù che cambia praticamente tutti i giorni e che diventa un reale chilometro zero”. Infatti, dall'orto della Tenuta Venissa i contadini portano tutte le mattine biete, piselli e castraure, mentre il pesce viene dalla Laguna e dall'alto Adriatico, anche le carni sono scelte in base all'origine, privilegiando l'entroterra veneziano e veneto.
LA COLAZIONE - Cosa c'è di meglio che alzarsi la mattina e lasciarsi dolcemente svegliare dai profumi e dai sapori di una ricca colazione? L'idea di Paola Budel per la colazione in Venissa è quella di un risveglio “slow” dei sensi: lasciarsi guidare fuori dalla porta della propria camera fino al porticato che si affaccia sulla verde tenuta murata semplicemente seguendo l'irresistibile aroma dei croissant appena sfornati e del caffè, sedersi ad un semplice tavolo in legno e farsi servire tante piccole, deliziose specialità dolci e salate leggendo il quotidiano fresco di stampa o ammirando il panorama circostante. La colazione a Venissa è un piccolo lusso, un piacere da concedersi per coccolarsi un po' e provare l'esperienza di un vero pasto mattutino da gustare con calma, quasi in meditazione, per iniziare la giornata nel miglior modo immaginabile.  C'è la possibilità di gustare la Colazione Excellence, che include un ricco servizio al tavolo composto da diverse portate di bevande calde e fredde, yogurt, frutta fresca, croissant, pane con marmellate fatte in casa ed eventualmente piatti salati. Invece, per chi privilegia un break più snello c'è la Colazione à la Carte, che permette di scegliere solo quello che si desidera.  Una chicca pensata da Paola Budel: la Colazione Excellence è disponibile - prenotandola con il giusto anticipo - anche per gli ospiti che non pernottano a Venissa ma che vogliono provare questo piacevolissimo risveglio sensoriale prima di partire alla scoperta di Mazzorbo e delle isole del Parco della Laguna.
IL PRANZO -  Il pranzo a Venissa è un'esperienza culinaria di alto livello vissuta a diretto contatto con il territorio che ha dato vita ai prodotti che si trovano nei piatti di Paola Budel.
Dai tavoli collocati sul patio panoramico o dietro la vetrata che costituisce la parete principale del ristorante, si possono ammirare da vicino - quasi toccandole con mano - le piantagioni di erbette, carciofi, aglio selvatico e tutte le altre colture che vengono raccolte ogni giorno e che costituiscono la parte fondamentale del menù di Paola Budel, la base delle sue straordinarie ricette.
Ecco perché il menù del ristorante Venissa cambia quasi ogni giorno: è strettamente legato alla stagionalità dei prodotti del territorio, sia ortofrutticoli che ittici e .... e propone quotidianamente una selezione e degli abbinamenti che offrono una panoramica unica del meglio che il territorio lagunare sa offrire. Il pranzo a Venissa è un'esperienza culinaria di alto livello vissuta a diretto contatto con il territorio che ha dato vita ai prodotti che si trovano nei piatti di Paola Budel. Dai tavoli collocati sul patio panoramico o dietro la vetrata che costituisce la parete principale del ristorante, si possono ammirare da vicino - quasi toccandole con mano - le piantagioni di erbette, carciofi, aglio selvatico e tutte le altre colture che vengono raccolte ogni giorno e che costituiscono la parte fondamentale del menù di Paola Budel, la base delle sue straordinarie ricette. Ecco perché il menù del ristorante Venissa cambia quasi ogni giorno: è strettamente legato alla stagionalità dei prodotti del territorio, sia ortofrutticoli che ittici e .... e propone quotidianamente una selezione e degli abbinamenti che offrono una panoramica unica del meglio che il territorio lagunare sa offrire. Orient Express di John Dos Passos, traduzione di Maurizio Bartocci, con otto dipinti originali dell'autore (Donzelli). Intervento di Nunzio Festa. Pubblicato per la prima volta nel 1927, “Orient Express” è il reportage artistico e onirico che John Dos Passos porta indietro dai Balcani, dalla Turchia, dal Caucaso e dal Medio Oriente. Un reportage allucinato che può esser datato 1921: anno di capovolgimenti totali delle regioni visitate dallo scrittore statunitense, che parte apprezzando la lentezza meridiana dei luoghi scelti; un attraversamento discreto, si potrebbe dire, che oggi finalmente è riproposto in italiano. Come si potrà capire dalle immagini che accompagnano le visitazioni, le stazioni di sosta e di ridiscesa l'autore è autore appassionato, dalla tempra disposta a incastrarsi nei pruriti politici e quindi civili, sociali e dunque infine epocali; più che attuale, per dire, rimane il guardare all'invenzione dell'Iraq. Ad abbozzi sempre e comunque artistici e spiritati. Ovviamente, come si capisce fin dalle primissime pagine dell'opera, il testo si fa immenso per la straordinaria e fiammeggiante forza evocativa della parola. Del tocco smaliziato di già, che fanno sentire questo Dos Passos appoggiato e quindi agganciato alle vette del lirismo. Orient Express, reportage di viaggio d'uno scrittore che poi diventa punto di riferimento della letteratura, è la trasposizione letteraria del dubbio che spinge l'autore nordamericano a entrare fuori dai limiti degli Usa: un interrogativo universale e intimo assai che permette di vivere la curiosità delle scoperte. Lo scrittore venticinquenne, che ha già scritto due romanzi a questo punto, si stupisce in ogni istante eppure ingrandisce lo stupore di chi legge con l'appropriazione delle immagini ascoltate. Con un percorso che va da Europa a Europa. Ovvero che prendendo le mosse dalla Francia si rimette in Spagna ma avendo registrato per esempio la Turchia, il Caucaso, Damasco e finanche il Marocco. Orient Express esce in traduzione italiana a novant'anni esatti dal viaggio. Insegnando a lettrici e lettori la bellezza del reportage che si nutre di sociale epperò allo stesso tempo non scade nel giornalismo d'attualità (che ovviamente potrebbe persino ammazzare il fine del libro). Perché a John Dos Passos interessa spiegare l'umanità. All'umanità. Sconfiggendo il passaggio dei tempi. Che lo scrittore vive la poesia meridiana. Cioè, diremmo noi innamorati di quest'elemento, affermando in pagina la lentezza orientale ferma in nero comportamenti e spigoli di luoghi e persone. Un'opera immensa e difficile per noi occidentali, accidentati dalle velocità. Eppur, forse, inspiegabilmente essenziale.
LA CENA - Cenare a Venissa equivale ad immergersi in un'atmosfera carica di fascino e di aspettative: il ristorante diviene punto focale della tenuta, a cui l'orto e la vigna murata fanno da incredibile sfondo. Lo spazio quasi intimo, semplice e raffinato al tempo stesso, del ristorante permette ai propri ospiti di godere di quella rara sensazione di pace e agio che dà modo di assaporare con maggior consapevolezza ogni singolo piatto, ogni singolo calice di vino.
La maestria di Paola Budel coniugata al contesto magico di Venissa alle ultime luci del giorno riescono a creare l'atmosfera perfetta per una cena che diventa un'esperienza unica, da gustare in ogni suo istante fino alla sua dolce, inevitabile conclusione con una passeggiata sotto le stelle e tra le vigne di Venissa.


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