“Attraverso successive
trasformazioni del testo, Bellaciao divenne prima una canzone di lotta delle
mondine della Val Padana, poi un canto di protesta contro la I guerra mondiale e infine la
canzone simbolo della Resistenza italiana, notissima anche fuori dei confini
della Penisola. Collettivo Bellaciao, dunque, per indicare la volontà dei suoi
militanti di ispirarsi, praticandoli, ai valori della Resistenza italiana ed
europea, cioé quelli dell’antifascismo, della democrazia diretta, del diritto
all’indipendenza dei popoli da ogni sfruttamento coloniale e neocoloniale, nel
rispetto dell’uguaglianza fra etnie, religioni e culture diverse e del rifiuto
della guerra per risolvere le controversie internazionali. In considerazione
della volontà del Collettivo di collocarsi sul terreno della sperimentazione
politica, della ricerca di vie nuove in uno spirito di attualizzazione,
trasformazione e rifondazione dei principi sopra delineati, questa breve
presentazione del Collettivo costituisce una prima bozza di un documento che
sarà perennemente aperto ai contributi, alle modifiche, agli arricchimenti che
la pratica dei suoi militanti suggerirà. Attraverso il sito Internet
bellaciao.org, esso coltiva un progetto politico-culturale che comprende
molteplici aspetti, che sinteticamente qui indichiamo:
1. Informare sulla partecipazione
del Collettivo a manifestazioni, dibattiti, trasmissioni radiotelevisive,
iniziative culturali e musicali e far conoscere le sue idee.
2. Diffondere a Parigi e nel suo
territorio i documenti più significativi della sinistra antagonista italiana e
francese;
3. Mettere a disposizione
un’agenda aggiornata delle manifestazioni che settimanalmente si svolgono a
Parigi sui temi principali della lotta politica e sindacale in Francia, della
lotta contro la guerra, della lotta per i diritti dei migranti;
4. Informare gli italiani
residenti a Parigi delle visite in Francia di rappresentanti di Berlusconi per
trasformare tali visite in altrettante occasioni per denunziare le aberrazioni
istituzionali e politiche della sua "squadra"- nella quale le
pulsioni autoritarie, il liberalismo affarista, l’impunità legale, la xenofobia,
il nazionalismo, la propaganda razzista, l’apologia del fascismo, il disprezzo
delle minoranze, gli ardori bellicisti coesistono con il monopolio
dell’informazione, l’illegalità diffusa, l’attacco ai diritti economici e
sociali acquisiti, la repressione della contestazione, la violazione
dell’articolo 11 della Costituzione - e combattere ogni possibile permeabilità
in ambito europeo della politica dell’attuale governo italiano.
5. Offrire la consultazione di
una rassegna della stampa italiana ed estera;
6. Informare della pubblicazione
di quei libri che approfondiscono le questioni essenziali della politica e
dell’economia, della storia e della società italiana e francese;
7. Tenere a disposizione di
quanti sono interessati ad effettuare ricerche archivi ricchi di materiale di
indagine;
8. Aprire a chi é interessato
spazi di discussione on line e di approfondimento mediante links;
9. Ospitare le lettere dei
frequentatori del sito.
10. Mettere a disposizione uno
spazio per la pubblicazione quotidiana di articoli e riflessioni sui problemi
interni ed internazionali
Si tratta di obiettivi parziali,
che non hanno la pretesa di collocarsi al livello di quelli che si porrebbe un
partito. Ma é proprio grazie al basso profilo di tali obiettivi che il
Collettivo, che é una struttura di movimento, aspira all’adesione di un numero
di militanti molto maggiore di quello che aderirebbe ad un partito.
Il Collettivo, che aderisce al
Forum Sociale Europeo, risponde ad un bisogno di massima unità, contro ogni
divisione e strumentalizzazione, fra donne e uomini di generazioni diverse che
lottano per il conseguimento di obiettivi specifici che la loro pratica sociale
di volta in volta propone. Il raggiungimento di tali obbiettivi aumenterà, ne
siamo convinti, la fiducia dei militanti nelle proprie forze, nella possibilità
di un cambiamento della società globale e radicale.
Il Collettivo aspira a divenire
una scuola di lotta e di autoformazione ed una palestra di democrazia.
L’esistenza del Collettivo non é concorrenziale a quella dei partiti che, su un
piano più alto e globale, si ispirano agli stessi valori, ma intende offrire il
suo contributo per impedire che essi si riducano ad un’attività puramente
propagandistica ed elettorale, continuando per quella china che ha loro
alienato la simpatie e la fiducia di masse crescenti di aderenti, soprattutto
delle giovani generazioni.
Il Collettivo sostiene che i
partiti possono imparare dai movimenti, che é proprio militando nei movimenti
che tanti compiono un salto dalla parzialità al piano del politico. Nei
movimenti la presa di coscienza sull’insufficienza della militanza
esclusivamente movimentista prima o poi attraversa gran parte degli attivisti.
Il Collettivo intende contribuire
a sviluppare il contatto con altri movimenti, per integrare i suoi militanti ad
una visione strategica, perché comprendano la necessità di una lotta più
complessiva, contro il dominio non solo di classe, ma anche di genere, etnico,
generazionale e di orientamento sessuale. Anche se alcuni militanti del
Collettivo si ispirano ai valori della sinistra antagonista o militano in
partiti di tale area, il Collettivo Bellaciao sottolinea la sua autonomia piena
dai partiti, il suo rifiuto di essere un loro terreno di caccia, la vigilanza
contro ogni strumentalizzazione ed egemonia. Parigi, febbraio 2003”
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