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lunedì 21 novembre 2011

ALESSANDRO ROBECCHI
























“Alessandro Robecchi, classe 1960, milanese, giornalista e autore televisivo e teatrale. Attualmente è editorialista del quotidiano il Manifesto. Scrive per l’inserto satirico de Il Fatto Quotidiano, il Misfatto. In tivù, è autore (insieme a Peter Freeman) della striscia quotidiana Figu - Album di persone notevoli, in onda su Rai Tre dal lunedì al venerdì. Sempre a Rai Tre, è conduttore di Doc3, programma di documentari di cui cura la presentazione in video. E’ tra gli autori di Maurizio Crozza per il quale scrive sia per la tivù che per il teatro. Tra le collaborazioni giornalistiche attuali: Micromega, GQ, D, la Repubblica delle Donne, Style del Corriere della Sera. Ha pubblicato due libri. Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo (Laterza, 2011) e Manu Chao, Musica y Libertad (Sperling e Kufner, 2000), tradotto in sei lingue. In passato ha lavorato (caporedattore) al settimanale satirico Cuore, ha diretto i programmi di Radio Popolare Network di Milano, ha fondato e diretto il pirmo mensile free-press italiano, Urban ed è stato per oltre dieci anni critico musicale de l’Unità con lo pseudonimo di Roberto Giallo. Ha una moglie, due figli, un cane. Se proprio devi dire la verità, dilla in modo divertente. Quelli che fanno ridere verranno risparmiati (Billy Wilder)
Riassuntino, vita e opere - Giornalista professionista dal 1982.
Ho cominciato all’Ifg e alla cronaca milanese dell’Unità. Quindi al mensile Costruire per Abitare dove mi occupavo di attualità e, inopinatamente, di architettura e urbanistica. All’Unità sono poi passato alle pagine nazionali, a fare il critico musicale, qualunque cosa voglia dire. Ho scelto lo pseudonimo di Roberto Giallo e con quello ha scritto per una dozzina di anni per l’Unità (sciroppandomi la bellezza di 11 festival di San Remo, ma in compenso lavorando con colleghi eccellenti come Michele Serra e Maria Novella Oppo). Sempre in bilico tra rock’n'roll, musica, culture giovanili e politica, ho scritto per una decina d’anni per il Mucchio Selvaggio diretto da Max Stefani. Nel 1990 sono stato chiamato da Michele Serra a Cuore, che usciva dall’Unità e diventava settimanale indipendente. Mi sono trasferito a Bologna e poi di nuovo a Milano durante la direzione Sabelli Fioretti. Nel 1996 mi ha chiamato Piero Scaramucci a Radio Popolare e ho fatto per un paio di stagioni il direttore dei programmi alla Radio. Per cinque anni ho scritto e condotto Piovono Pietre, trasmissioncina fast della mattina che ebbe i suoi momenti di gloria. Nel frattempo collaboravo a giornali e riviste, come il Diario della settimana, Gente Viaggi, Smemoranda.
Nell’aprile del 1999 è nato Giovanni. Nel 2000 ho scritto un libro, Manu Chao, musica y libertad, che è stato inspiegabilmente tradotto in cinque lingue compreso il gallego, che non sapevo nemmeno esistesse. Nel 2000 comincio a collaborare con il Manifesto. Nel 2001 sono stato chiamato a inventare e dirigere Urban, primo mensile di free press in Italia, esperienza divertente soprattutto per la presenza di una strepitosa redazione (Dambrosio, Buscalferri, Pandolfi, Casu, Tedeschi) che ha avuto il buon gusto di essere licenziata in tronco insieme a me nel 2004.
Intanto ho ricominciato a scrivere di musica per  D, la Repubblica delle Donne. Nel frattempo, però, non sono sfuggito alla televisione. Nel 2002, chiamato da Rai Tre, ho conosciuto Peter Freeman e firmato con lui i corsivi delle tre prime edizioni di Ballarò. Nel dicembre del 2003 è nato Giulio.
Nel 2004 comincia (sempre Rai Tre) Verba Volant, sempre in coppia con Freeman, trasmissione che ha raggiunto e superato le 600 puntate. Si trattava di una striscia quotidiana della durata di cinque minuti, che analizzava ogni giorno una parola diversa: significati, modi di dire, evoluzioni della lingua, ideologie del linguaggio.  Nello stesso anno comincia la collaborazione con Rolling Stone. Dal 2005 scrivo testi satirici per  Markette, il programma di Piero Chiambretti. Nel 2006 capito dalle parti di GQ, direttore Michele Lupi, per cui scrivo rubriche varie, interviste e altro.
Nel 2007 mi chiamano per fare l’autore di Crozza Italia Live, il programma in diretta di Maurizio Crozza. Quello con Crozza e gli altri autori (Grattarola, Zalone e altri) è unn sodalizio che continua per tre edizioni del programma e in teatro, con la tournèe di Fenomeni, un nei maggiori teatri italiani nell’inverno del 2009. Sempre nel 2008, comincia la collaborazione con Doc3, un programma di Flavia Scollica e Lorenzo Hendel, in cui presento in video alcuni ottimi documentari. Anche qui due edizioni (2008 e 2008), con oltre una ventina di eccellenti documentari presentati al grande pubblico. In preparazione l’edizione 2010. Nel 2010 e 2011 continua la collaborazione con il gruppo autorale di Maurizio Crozza, sia in televisone (La 7) in Italialand e Italialand, nuove attrazioni. Nell’ottobre del 2011 ho pubblicato con Laterza Piovono Pietre, cronache marziane da un paese assurdo.”


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