Sopravvivere al 2012 propone
tecniche e luoghi di sopravvivenza in vista dell'imminente spostamento
dell'asse terrestre. Secondo le antiche profezie Maya, il 2012 segnerà la fine
della civiltà umana così come noi la conosciamo. La distruzione della Terra,
già avvenuta in passato, sembra destinata a ripetersi. Chi sopravvivrà avrà il
compito di non dimenticare per dar vita a una nuova umanità. Attraverso
un’accurata e dettagliata presentazione scientifica, Patrick Geryl con
Sopravvivere al 2012, dimostra come il ciclo delle macchie solari sarebbe in
grado di influenzare il magnetismo della Terra e indurre l’inversione sia dei
poli che del moto terrestre. Spostamento di interi continenti, eruzioni laviche
dalla crosta terrestre, scomparsa e nascita di nuove montagne, radiazioni nelle
zone elevate del pianeta e maremoti potrebbero sconvolgere la geografia della
Terra. Di fronte alla prospettiva di un cataclisma epocale di queste
dimensioni, l’autore invita l’umanità a correre ai ripari.
Come mettersi in salvo? Quali
zone del pianeta saranno meno colpite? Ma soprattutto, come ricostruire una
nuova civiltà capace di imparare dagli errori del passato e offrire alle nuove
generazioni la speranza del futuro?
Da sempre appassionato di
astronomia, Patrick Geryl si è dedicato allo studio di centinaia di testi
sull’argomento. Grazie alle sue conoscenze ha scoperto come un’evoluta civiltà
del passato sia stata distrutta da un’inversione polare. I discendenti di questa
antica civiltà, i Maya e gli antichi Egizi, predissero un disastro simile per
l’anno 2012. Dopo questa scoperta e data l’imminenza della catastrofe, Geryl ha
intrapreso una ricerca molto approfondita sul tema, il cui frutto è racchiuso
nelle sue opere. I suoi libri sono stati pubblicati negli Stati Uniti, in
Belgio, Olanda, Polonia, Bulgaria, Portogallo e in molti altri paesi.
Finalmente arriva anche in Italia Sopravvivere al 2012, l’ultimo e il più
aggiornato dei suoi lavori.
“Non importa solo la sopravvivenza:
ciò che è essenziale è la conservazione del sapere. Tenendo a mente tutto ciò, insieme
potremo vincere la più grande sfida della storia dell’umanità: la prosecuzione
della nostra civiltà.”
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