Faccia, Schizzo, Dorelli e gli
altri: sono spesso loro, adolescenti e ventenni che vivono in periferia e in
provincia, i protagonisti delle storie di Gipi. Ragazzi fragili e confusi,
teneri e a volte violenti. Sempre in bilico tra comicità e tragedia, Gipi li
racconta con amore, attingendo allo scrigno della memoria e alla fantasia. E a
partire da piccole storie personali sa toccare temi universali ed eterni:
l’amicizia e i suoi tradimenti, i sogni e le disillusioni, i viaggi reali e
quelli psichedelici. Per questo è diventato uno degli autori di graphic novel
più amati a livello internazionale, vincitore anche di un Grand Prix ad
Angouleme e tradotto in tutto il mondo, con un pubblico di lettori di ogni età.
Come Andrea Pazienza, al quale viene spesso accostato, Gipi si avvia a
diventare un classico che parla a più generazioni. Gipi Omnibus raccoglie per
la prima volta in un volume economico tre suoi libri: dai racconti lividi e
pasoliniani di Esterno Notte a S., che narra con accenti poetici e toccanti il
rapporto dell’autore col padre, fino alla parziale ironica autobiografia di La
mia vita disegnata male.
Sono le opere chiave di un
maestro del fumetto che oggi si dedica anche al cinema: Gipi ha da poco
terminato le riprese e sta lavorando al montaggio del suo primo film da
regista, L'ultimo terrestre, prodotto da Fandango.
Gipi (Gianni Pacinotti) nasce a
Pisa nel 1963. Nel 1994 inizia a pubblicare vignette e racconti brevi sulla
rivista satirica "Cuore". Le prime storie a fumetti escono sul
mensile "Blue" e poi su altre testate e giornali italiani. Per la
casa editrice Coconino Press ha realizzato diversi libri: da Esterno Notte agli
Appunti per una storia di guerra, premiato come Miglior fumetto dell'anno al
Festival internazionale di Angoulême nel 2006. Tra le altre sue opere Questa è
la stanza, la serie Baci dalla provincia, S., La mia vita disegnata male,
l’antologia Diario di fiume e Verticali. Gipi è anche illustratore per il
quotidiano "La
Repubblica" e collabora col settimanale
"Internazionale". Sta lavorando al suo primo film, L'ultimo
terrestre, prodotto da Fandango.
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