“Nel cuore della città dei
Medici, a due passi dal Palazzo della Signoria che fu loro dimora, in quella
via Ghibellina dove Michelangelo e Giovanni da Verrazzano hanno avuto i natali,
inaspettato e solenne fra due colonne di granito si apre l´accesso a Palazzo
Jacometti Ciofi, dove è ospitato un tempio del gusto e del buon bere. Il trait
d´union fra Ie culture italiana e francese, sembra ispirare il sodalizio tra
Giorgio Pinchiorri, italiano del modenese, e Annie Feolde, nizzarda, i quali in
trentacinque anni di lavoro comune e appassionato hanno creato qualcosa di
unico, che oggi rappresenta sulla scena internazionale il primato italiano nel
gusto e nella tavola”.
“Forse il piacere del gusto è
racchiuso nell’emozione che ci suscita, un’emozione che attraversa la nostra
storia, che ci giunge da una comunione di esperienze, personali e culturali. Il
sapore è un percorso poliedrico che si alimenta di tutti i nostri sensi, si
dice che bendandosi gli occhi la nostra concentrazione aumenti, che la
ricezione delle papille si acutizzi, la sensibilità alle sfumature si
accentui... può darsi, ma noi crediamo che la “percezione estetica del gusto”
sia un’esperienza completa, un viaggio attraverso un equilibrio tra creatività,
sostanza e immagine.”.
La Cantina – “L´incontro con
il "Buon Bere" all'Enoteca è caratterizzato dalle due Carte dei Vini,
La Carta Italiana
e La Carta
Internazionale, completate da una serie di
"degustazioni" uniche nel loro genere, sia per la varietà, la
possibilità di scelta e il prestigio dei vini proposti, che per la selezione:
circa 200 tipi di vino, fra cui etichette pregiate e millesimi storici offerti
a bicchiere per un totale di oltre 4000 bottiglie. Tutto questo è messo a
disposizione dell´ospite, che viene condotto verso la scelta ideale con la
competenza e la professionalità del Sommelier. E infine, la Carta dei distillati che
offre una cernita di rari e importanti Bas Armagnac, Cognac, Whisky e Rhum
nonché una pregiata selezione di distillati d´uva e grappe d´Autore, con la
possibilità di gustarli e accompagnarli a ricercati sigari, messi a
disposizione nel salotto fumoir”.
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