Perché “giornalismo
partecipativo” – “Il mondo della comunicazione nell’ultimo decennio si è
rivoluzionato. I mass media continuano a fabbricare consenso, ma vivono un
crollo verticale di credibilità. Al polo opposto, la biodiversità informativa
generata da Internet sta democratizzando la comunicazione in nuove forme di
giornalismo diffuso e partecipativo che può e deve contaminare in positivo i
primi. Giornalismo partecipativo è un frammento di una nebulosa informativa
formata da migliaia di siti. Dal 1995 produce approfondimento giornalistico,
affianca, e integra in maniera collaborativa, i media tradizionali o ne
denuncia il conformismo e le manipolazioni dell’opinione pubblica. Di fronte ad
un giornalismo tradizionale sempre più o tendenzioso o sciatto, rivendico un
giornalismo fatto di autorevolezza. Autorevolezza fatta di competenze
professionali nel campo specifico (dichiarato in questo caso dalla testata
“America latina, media, politica internazionale, guerre infinite, comunicazione
politica”), e di passione informativa e di impegno civile contro il
burocratismo delle vie Solferino dei media tradizionali. E’ un giornalismo in
prima persona, versus un giornalismo mainstream in terza persona. Partecipativo
perché diffuso in milioni di siti che si intersecano e incrociano
quotidianamente informazioni tra loro. Partecipativo perché estraneo ai rituali
di cooptazione e alle logiche commerciali. Partecipativo perché vissuto e
condiviso intensamente in una grande rete di lettori-autori. Un giornalismo che
funge da controllore dei media tradizionali ma che, con la parte migliore di
questi, può e deve attivare una sinergia positiva. Un giornalismo nel quale
molti parlano a molti, e nessuno ha più il monopolio dell’informazione.
Partecipativo perché da oggi Gennarocarotenuto.it fa un ulteriore passo avanti:
tutti gli utenti registrati ne sono automaticamente autori inviando articoli e
non solo commenti.” (Gennaro Carotenuto)
GENNARO CAROTENUTO - Gennaro
Carotenuto insegna Storia del Giornalismo presso la Facoltà di Scienze della
Comunicazione dell’Università di Macerata. Laureato in Storia presso
l’Università di Pisa e dottore di ricerca a Valencia, Spagna, è stato prof.
invitato in università in Uruguay, Cile, Tunisia. Giornalista pubblicista, dal
1998 collabora con programmi di Radio3Rai e il trimestrale Latinoamerica dove
scrive dal 1992. Ha
lavorato o collaborato con quotidiani come El País di Madrid, La Stampa di Torino, La Jornada di Città del
Messico. Dal ‘97 è analista di politica internazionale ed è socio della
cooperativa editoriale del settimanale uruguayano Brecha. Nel 2005 ha pubblicato Franco e
Mussolini, la guerra vista dal Mediterraneo, Sperling&Kupfer, Milano. Nel 2007 ha curato il volume
Storia e comunicazione. Un rapporto in evoluzione, EUM. Nel 2009 Giornalismo
partecipativo. Storia critica dell’informazione al tempo di Internet.
Nessun commento:
Posta un commento