“Kaprisyk. Damskie historie” è il titolo originale, polacco, di “Reality”, libro di Szcsygiel portato in Italia da Nottetempo. Suddivio in quattro stanze, il libricino del pluripremiato giornalista e scrittore polacco entra nelle viscere d'alcune vite femminili esportate dalla normalità per finire nel vortice della storia scritta. Tre racconti-reportage, scorrevoli come un fiume ad argini perfetti, capaci di farci conoscere vicende apparantemente futili ma che poi sentiamo buone a contribuire alla comprensione della Storia. Il primo racconto, ovvero quello eponimo, descrive una donna che per decenni ha appuntato su quadernoni custoditi dalla sua casa ogni mansione semplice e comune che, poi catalogata, andava a realizzare giorno per giorno. Questa donna, in sostanza, aveva raccolta la sua vita in miglia di pagine ma con un tono che facesse immaginare alla registrazione privata della presenza dello stesso protagonista principale del racconto: lei; che la donna si scriveva persino in terza persona e appuntando per esempio del figlio senza far intendere che fosse suo figlio, per dire. Una vita esemplare, altamente significativa. Seppur a primo impatto vuota e proprio insignificante. Uno scritto di scritti, in pratica, che senza analisi sociologiche spiega ragioni e riflessioni d'una fra mille. Per non parlare direttamente di “Lo sceneggiato a due penne”. Dove due donne, che da anni non s'incontrano e più non s'incontreranno, per decenni hanno mantenuto una corrispondenza fatta da missive che elevano l'amicizia a tono di confessioni su confessioni. E pensare, per esempio, che una delle due neppure conosce il marito nuovo dell'altra. E il rapporto epistolare sarà sostituito solamente dal cambio d'esso con la garanzia delle velocità supermoderna degli scambi velocissimi di sms. Si tratta o no di momenti impressionanti? La bravura altissima di Mariusz Szczygiel sta nel non interrompere la comunicazione delle testimonianze riprese, cioè lasciare dire alla singola testimonianza del contesto dentro la quale matura e della motivazione che la fa nascere e morire. Mentre corre, chiaramente, il cambiamento della Polonia Comunista di Regime. A Polonia a Ragime Capitalista. Ecc. Dove, come era naturale che fosse, l'individuo rimane individuo e vuole essere individualità. Le protagoniste femminili dei racconti di Szczygiel urlano quindi un concetto che deve rimanere baludardo della vita vera.
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