Il 13 febbraio dell'anno 1900 Marcel Proust inizia a collaborare con "Le Figaro" per una serie di articoli mondani incentrati sui salotti nobili di Parigi. Tra le dame più celebri dell'epoca ritroviamo la principessa Mathilde ("E la principessa Mathilde" mi disse Swann, "sapete, l'amica di Flaubert, di Saint-Beuve, di Dumas. Pensate, è la nipote di Napoleone I! è stata chiesta in moglie da Napoleone III e dall'imperatore di Russia") e Madeleine Lemaire, il cui salotto era il più brillante e affollato dell'alta borghesia dell'epoca: "era una donna alta, energica, dalle sopracciglia arcuate, capelli non tutti suoi, molto belletto, un abito da sera cosparso di lustrini che sembrava indossato di gran furia all'ultimo momento e i residui di una passata bellezza".
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