NYB è la sintesi dei respiri dei visitatori che entrano in contatto, anche per pochi giorni, con questa megalopoli unica al mondo […] un’opportunità per toccare temi importanti e quotidiani, un’occasione per far emergere la poesia all’interno di una realtà diversa, in cui lo spazio della riflessione è figlio di lampi di chiarore vissuti nell’arco di un secondo, nella ostinata e solitaria percorrenza dell’uomo all’interno di folle ignare, sorde al fiato di un respiro diverso, un respiro particolare, quello di un semplice “New Yorker” che ama disegnare il suo tempo. (dalla nota dell’Autore)
Lo stile di scrittura di Molinari può apparire a volte criptico in quanto persegue una sintesi compatta di pensiero: elaborato più volte, produce un distillato in versi che richiede l’impegno del lettore, ma in questo volume, i testi sono completati (non accompagnati) da poesie visive (non illustrazioni). Un sodalizio di complementarità che favorirà il lettore, dove la parola si fonde nell’immagine e da questa viene originata in quanto bagaglio di memoria di un viaggio a ritroso nello spazio temporale in cui l’autore ha sperimentato la realtà di una città senza uguali, percorsa con gli occhi del poeta volti a fermare il flash emozionale e, con il supporto di uno zoom fotografico, a tradurre il tutto in poesia. (Diana Battaglia)
GRANDE MELA
Fumo.//Odore di umani, //attese educate.//La voce racconta //il giovane “on bus”.//Parole e gesti //di un’altra spedizione //da bionde apparenze //e scarse provenienze. //Nuvole e luce //navigano tra vetri //e pareti di grattacieli, //corrono senza sosta //prive di direzione: //un mattino normale //nel gran frutto//tutto da mangiare.
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