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venerdì 22 luglio 2011

Barack Obush, di Giulietto Chiesa con Pino Cabras (Ponte alle Grazie). Intervento di Nunzio Festa












L’inchiesta di Chiesa realizzata con Cabras, non a caso entrambi di www.megachip.info e d’altri soggetti diventati attivi nella lotta realmente politica, fa luce su una serie di giganti mistificazioni, mastodontiche bugie, prepotenti falsità che il Potere, quello rappresentato da Obama in primis, consegna alle nostre vite normali. Però, innanzitutto, occorre rivedere il presente. Per sapere che i tre pilastri dell’Impero, spiegano Giuletto Chiesa e Cabras sono: Usa, Israele, Arabia Saudita. Perché queste forze sono unica forza. Corroborata, giorno per giorno, da fiumi d’armi e di petrolio. Quelle piccolezze che fanno la geopolitica. O quelle piccole cose, i mondi piccini e tutt’altro che paralleli, quanto in verità cuore della finanza mondiale, in virtù della cui tutela si decide d’inventare guerre e la necessità della guerra e che i diritti umani sono di stampo e marchio diverso da nazione a nazione. L’Arabia Saudita, ricordiamo, è fra i principali possessori di titoli di credito dell’America di Obama. Quindi il declino economico degli States passa anche da queste lande di regnanti ovviamente più che antidemocratici, soppressori delle libertà individuali e collettive del loro popolo e/o dei loro popoli. Innanzitutto, comunque, passando per l’Israele applauditissimo e sempre nel Congresso, dunque voglia o non voglia Barack Obama con le sue idee in ormai avvenuto stato di trasformazione radicale, il Vendicatore Obama ha progettato e scritto e realizzato insieme al suo team naturalmente agguerrito, la finta morte di Osama bin Laden. E Chiesa spiega, allo stesso tempo, come comunque non avrebbe avuto diritto d’ammazzare nessuno. L’autore dell’inchiesta lo fa, persino, servendosi – oltre che delle stesse smentite del Governo yankee – di pareri d’illustri rappresentanti e conoscitori del mondo. Certamente non comunisti. Il libro di Giulietto Chiesa smentisce le tante stronzate serviteci dal mainstream. Facendo capire come AlQa’ida sia altra cosa rispetto al soggetto da film di Bond presentatoci dall’Obama degno successore, anzi miglior successore per il punto di vista nordamericano, di Bush. Spenti, come si dice, i riflettori di tv e giornali passa-comunicati, le lampadine di Chiesa e Cabras rivedono le questioni trattate. L’opera mette in evidenza come gli Usa siano ‘l’Impero in declino’, anzi “un impero al declino, gravato dall’immenso debito, dallo svuotamento della democrazia e dalla feroce concorrenza internazionale, che tuttavia dovrà vender cara la pelle”. Al costo di bruciare il resto del mondo, pur di garantire il famoso stile di vita di cui sappiamo. Il fatto è che non solamente ai ciccioni degli Stati di Obush si dicono una serie spropositata di puttanate che in pochi smascherano. Il terrorismo e l’antiterrorismo del nuovo Vendicatore degli Usa, le sue guerre attuali e le prossime in progetto, checché ne dicano gli analisti e i passa-notiziacce assoldati sempre assoldati dal potere o certe volte platealmente ignoranti e superficiali, sono minaccia per tutte e tutti. Gli argomenti esposti nel volume sono davvero tanti. Troppi da sintetizzare. Ma senza dubbio capirete, molto facilmente, che massa di falso è garantita al mondo intero. Inoltre, nel testo è accennato a un possibile quadro futuro, rileggendo le potenzialità, anche, d’Europa e Cina.

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