“Et in terra Pax”, la pellicola di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini già nelle sale italiane. Il film era presente alle “Giornate degli Autori” alla Mostra del Cinema di Venezia 2010, dove ha riscosso un ottimo successo di critica. La distribuzione è a cura di Cinecittà Luce. L’estrema periferia romana fa da sfondo a tre storie prima parallele e, successivamente, legate fra di loro dal filorosso della droga e della criminalità. Marco, dopo cinque anni passati in carcere, torna a casa sforzandosi di cercare una vita normale e lontana dai traffici illeciti che avevano causato il suo arresto. Il tentativo di dimenticare il suo passato e di iniziare una nuova vita è destinato al fallimento: l’uomo si lascia convincere dai suoi ex compari, Glauco e Mauro, a riprendere a spacciare. Marco si ritrova di nuovo a convivere con la delinquenza ed inizia a vendere cocaina sulla panchina di un piccolo parco che per lui diverrà una sorta di isola dalla quale gli è possibile osservare le vite altrui, riflettere su se stesso e metabolizzare gli eventi che lo porteranno al suo inutile sacrificio finale… (CinemaItalianoInfo)
Il cast della pellicola:
Regia: Matteo Botrugno, Daniele Coluccini (opera prima)
Anno di produzione: 2010
Durata: 89′
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione: Settembrini, Kimerafilm
Formato di ripresa: Red One Digital
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Studio Sottocorno
Vendite Estere: Ellipsis Media International
Titolo originale: “Et in Terra Pax”
Altri titoli: “And Peace on Earth”
Interpreti:
Maurizio Tesei (Marco)
Ughetta D’Onorascenzo (Sonia)
Michele Botrugno (Faustino)
Fabio Gomiero (Federico)
Germano Gentile (Massimo “Nigger”)
Simone Crisari (Glauco)
Riccardo Flammini (Mauro)
Paolo Perinelli (Sergio)
Mattia Nissolino (Ragazzino con Cellulare)
Sergio Chimenti (Carrozziere)
Aljosha Massine (Sasha)
Giorgio Biferali (Michele)
Blu Lepore (Ex Moglie di Marco)
Luigi Leonardo Filosa (Sfasciacarrozze)
Paola Marchetti (Nonna di Sonia)
Gabriele Sisci (Mirko)
Sandra Conti (Roberta)
Alessandra Sani (Sabrina)
Clara Ruspesi (Nonna Faustino)
Alberto Sperandio (Tossico)
Alberto Mosca (Franco)
Mario Focardi (Giuliano)
Stefano Augeri (Simone)
Silvia Salvatori (Loredana)
Soggetto: Matteo Botrugno
Sceneggiatura: Matteo Botrugno, Daniele Coluccini, Andrea Esposito
Musiche: Antonio Vivaldi (Brano “Et in Terra Pax”), Alessandro Marcello (Brano “Adagio in Re Minore”)
Montaggio: Mario Marrone
Costumi: Chiara Baglioni, Irene Amantini, Pierluigi Porfirio
Scenografia: Laura Boni, Irene Iaccio
Effetti: Gianfranco Protopapa, Francesco Luigi Sabbatella, Luca Bellano
Fotografia: Davide Manca
Suono: Andrea Viali, Valerio Stirpe
Aiuto regista: Andrea Esposito, Luca Lardieri
Produttore: Gianluca Arcopinto, Simona Isola
Organizzatore Generale: Paolo Bogna
Direttore di Produzione: Francesca Giannone
Direttore di Produzione: Laura Tosti
Ispettore di produzione: Simona Giacci
Location Manager: Simona Giacci
Segretario di Produzione: Andrea Righi
Segretario di Edizione: Ermanno Guida
ET IN TERRA PAX
RispondiEliminaUna domenica di giugno con alcuni amici, senza una particolare pretesa, solo con l’intento di non rimanere bloccati nel traffico domenicale capitolino, si è deciso di andare al cinema.
Cosa si potrebbe vedere? Alcuni film sulla lista dei cinefili domenicali, finché sono stata stuzzicata dal titolo “Et in terra pax” e quindi ho convinto tutti a vedere questo film.
Non voglio raccontarvi la storia.. ma COME è stata raccontata e DA CHI.
Immaginate un sobborgo, una banlieue, un periferia qualunque solcata da storie che definire difficili sarebbe prendersi in giro. Storie che segnano, o dovrebbero segnare, le nostre coscienze. Immaginate, poi, un insieme di attori, giovani, che SONO nella scena, che sembrano aver vissuto realmente nel mondo che ci raccontano e che riescono ad imprimere nel pubblico i propri volti e le proprie espressioni.
Ecco, secondo me, soprattutto questo è “Et in terra pax”.
Quello che vi colpirà sarà l’intensità, le espressioni, la veemenza di un impatto forte e di stile.
E’ vero quello che è stato affermato su un importante quotidiano nazionale, che la periferia dove è girato il film è la coprotagonista della storia. Secondo me é vero solo in parte. La periferia, con la sua potenza evocativa, con il suo forte impatto scenografico, riesce si ad “esprimere” la sua importanza affermando il suo “ruolo” per certi versi “chiave” ma senza l’intensità degli sguardi, delle parole, dei gesti e delle scene sapientemente girate, il messaggio di speranza non solo non ci avrebbe invasi ma non l’avremmo potuto neanche scorgere. Ha fatto capolino pian piano, con tenerezza e inaspettatamente…
“COME” è stata raccontata la storia è un’arte che i due registi Matteo Botrugno e Daniele Coluccini sono riusciti sapientemente a gestire fornendo al pubblico sguardi anche trasversali sulla realtà.
“DA CHI” è stata raccontata la storia? Loro sono attori teatrali, come Maurizio Tesei, che non hanno paura della scena, della pesantezza della realtà che raccontano…raccogliendo in pieno la sfida, aprono al pubblico il sipario sulla nostra realtà, quella che vorremmo nascondere perfino a noi stessi.
Il mio consiglio: andate a vedere il film. Merita tutta la nostra attenzione…e anche molto di più!
Alessia Ci