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venerdì 1 aprile 2011

L'Io Dentro Me di Monica Silva. Intervento di Alessandro Di Giacomo

















"L'Io Dentro Me" di Monica Silva. Si comincia l'8 aprile. La mostra resta aperta fino al 12 giugno.
Mercurio Promozioni, agenzia di comunicazione integrata di Sansepolcro e Kemon, azienda leader nella cosmetica professionale per capelli, organizzano l’ultima innovativa mostra fotografica di Monica Silva, L’io dentro me. Nel borgo di Sansepolcro e nella splendida cornice rinascimentale di Palazzo Pichi Sforza (Sansepolcro) quasi quaranta ritratti di persone, comuni e famose, riprese in due scatti. Soggetti ritratti in atteggiamenti e travestimenti diversi, così Monica Silva riflette sia sulla loro personalità che sui fini stessi della fotografia come arte. Da decenni i critici concordano sulla variazione psicologica che porta con sé il ritratto, e in ognuno bisogna considerare la componente psicologica del soggetto, mai del tutto scevra da condizionamenti. Nessuno riesce ad essere completamente naturale di fronte all’obiettivo, anzi, inconsciamente ogni soggetto si modifica in base all’idea che vuole dare di sé, così come la fotografia, da sempre considerata erroneamente la più asettica tra le arti, si sforza di carpire la realtà profonda del mondo. Ne L’io dentro me Monica Silva sottrae il soggetto alla condizione sociale a cui appartiene per restituirlo al suo Io più intimo e naturale. Se Cindy Sherman e Luigi Ontani si travestono per apparire altro da sé, qui i soggetti camuffandosi mettono invece in evidenza un particolare del loro carattere che non possono o non vogliono mostrare in pubblico. Quello della Silva è un relativismo estetico che sprigiona la personalità liberata dal contesto sociale delle persone e dove, con i suoi scatti, le singolarità dei soggetti annullano la tendenza moderna a sentirsi tutti giovani ed uguali. Volti noti come Nicoletta Mantovani, Dolcenera, Filippa Lagerback, Samuele Bersani, Matteo Becucci, Pia Tuccitto, Fiona May, Veronica Maya ritratti su sfondo bianco e ripresi in due versioni opposte, a mezzo busto, con macchina fissa in studio e il risultato delle trasformazioni proiettato direttamente sui muri di una delle sale della mostra, attraverso una serie di proiezioni video, dove l’ego nascosto dei soggetti prende forma tramite grafiche generative. Una mostra interattiva dove lo spettatore è protagonista diretto dell’allestimento, attivando con i suoi stessi movimenti video e suoni curati dal visual e interaction designer Gianluca Macaluso. “Fino a che punto si è disposti ad apparire per i quindici minuti di warholiana celebrità?”, è la domanda che si pone l’artista. Provare a cogliere la loro anima nascosta sviluppandola in due scatti, la sua risposta. Una mostra che ci dà l’occasione di indagare e rivelare anche il nostro Io, liberandolo dal contesto sociale che quotidianamente ci condiziona. E’ proprio ciò che prova a stimolare nello spettatore Monica Silva: indagare sulla psicologia della persona, scavando e svelando i suoi lati più reconditi. Per l’avanguardia del progetto, la fusione di diversi media e tecnologie, gli stimoli che suscita, L’io dentro me è un geniale allestimento non solo dall’indubbia qualità artistica, ma anche dal profondo contenuto etico-sociale, che ribadisce ancora una volta il forte impegno di Mercurio Promozioni e Kemon per l’arte e la cultura. Grazie a questo sodalizio, Palazzo Pichi Sforza ha ospitato grandi mostre di fotografi come Henri Cartier Bresson, Gianni Berengo Gardin, Elliot Erwitt, Robert Capa e Mercurio inizia ora a scommettere su fotografi emergenti di grande talento quali Monica Silva. (www.monicasilva.it)

Alessandro Di Giacomo

1 commento:

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