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venerdì 22 aprile 2011

Il libro del giorno: Il buio delle volpi di Tony Sozzo (Lupo editore)












Il protagonista vive una vita tranquilla nel Salento, fatta di piccole cose e di delusioni poetiche piene di dolcezza e docili dolori, ovattato dal suo esistere ai bordi. Quando il padre si stanca di tutto questo e decide di mandarlo al Nord per vederlo finalmente con un lavoro e una posizione come i figli degli altri, il suo mondo diventa la nostalgia, l’insensatezza del dolore gratuito, la lenta agonia di una vita impressa nel suo desiderio disfatto. Lì, lontano dalle radici, dal suo nulla, dalle radici del suo nulla, la vita è agra, direbbe Bianciardi. È degli altri. Lui, che gioiva per le piccole cose, si vede costretto a sopportare questa lontananza per un bisogno non suo, per una debolezza estranea. Il mistero della natura salentina, l’anima di chi ne sente le confidenze si contrappongono alle luci artificiali, al dovere, alla banalità del necessario, al pensiero unico che logora e stritola. Ed in un letto perso tra ciminiere e freddo un cuore batte per il suo stupido angolo steso al sole, lontano. Il buio delle volpi è il respiro della propria terra, consumata dalla dimenticanza e da una bellezza inconsapevole. È il momento del trapasso dalla Storia alla carezza di un mondo fiabesco creato da una mente abituata a non infrangere l’equilibrio dell’aria e delle cose. Il buio delle volpi è nello sguardo che si perde nel Salento, la sera. Verso una campagna di promesse.

TONY SOZZO - Nasce a Copertino (Le) nel 1974. Vive a Carmiano, quando la vita gli permette di scegliere. Nel 1999 si laurea in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Lecce. Studia la grande letteratura, quella che rimane nel tempo e non quella che si fa bella per qualche applauso con la data di scadenza. Ascolta il jazz e tutta la musica di qualità, lasciando alle note la libertà di rendere la vita cibo degli dei.Segue qualche eroe di carta a disegni per il piacere di sentirsi non cresciuto e perde il tempo a credere che nulla sia cambiato da quando giocava per ore a pallone in campetti improvvisati. Adora il Salento, la sua luce, il suo puro esistere, il mare, il sole, la campagna assolata. Con la Lupo Editore ha pubblicato L’eterna cosa peggiore (2006) e Nolente (2008).

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