Cinque donne si muovono in un’indimenticabile geografia dell’anima. Una puttana analfabeta che conserva una piccola Bibbia piena di annotazioni a margine, la grazia del fantasma di una donna tradita per il miraggio novecentesco dell’America e innamorata di una terra chiamata Afra, la forza di una monaca che ha smesso di attendere notizie dal fronte africano di El Alamein, un’adolescente scampata ai bombardamenti su Napoli e sopravvissuta alle sue sorelle nelle atmosfere surreali della seconda guerra mondiale, una domestica bambina posseduta dal dèmone dell’amore. Che cosa lega il loro destino e il loro punto di vista sensuale e disperato?
Le loro vite si sfiorano alle straordinarie altezze del pudore dell’amore, condizionato dalle ferite della Storia e l’invadenza del caso fino a diventare attesa dei ritorni mancati. Afra è la terra, alma mater, che attraversa questa storia con una forma sottilissima di erotismo ed è anche un’eco in cui riconosciamo la voce di una scrittrice italiana.
Luisa Ruggio, giornalista e scrittrice di origini pugliesi, ha pubblicato con Besa Senza Storie (2010), Menzione Speciale Premio Bodini 2010. Afra, il suo primo romanzo, ha vinto quattro premi letterari. È autrice del blog dedicato alla scrittura “Dentro Luisa”, www.luisaruggio.blogs.it
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