Non ingannino i periodici momenti di hype, di esposizione su tutti i media, di video su MTV e di copertine sui maggiori magazine specializzati: la storia dell’hip hop italiano è qualcosa che scorre sottotraccia. Da sempre.
Anche quando finisce con l’affiorare o addirittura trionfare nel mainstream, e la cosa succede ciclicamente, si porta dietro i cromosomi e i tic di una vita fieramente underground, storicamente lontana dai radar abituali della critica musicale.
Questa Storia ragionata dell’Hip Hop italiano non è una raccolta esaustiva di tutti i protagonisti, di tutte le uscite discografiche, di tutti i passaggi storici; certo, dischi, eventi, e profili biografici non mancano, tutt’altro, ma quello che potete trovare fra queste pagine sono prima di tutto gli strumenti e capire davvero le unicità di ciò che è stato ed è il movimento hip hop nel contesto del panorama musicale (e non solo musicale) italiano, per smascherare luoghi comuni che per molti anni hanno offerto un’interpretazione distorta e lacunosa del fenomeno e, in definitiva, per fare un tuffo dentro questa scena facendola parlare in prima persona: gli inizi eroici e i carbonari, i primi momenti di successo, le faide interne, i ripiegamenti, i momenti di crisi, i trionfi, il difficile rapporto col mondo musicale tradizionale.
Un piccolo epos, quasi un romanzo con tutte le sue figure, teorie principali o secondarie, colpi di scena. Ma anche un fondamentale documento che aiuti a tracciare come mai è stato fatto prima una linea che colleghi Assalti Frontali a Fabri Fibra, i Sangue Misto a Radio Deejay, i Club Dogo ai centri sociali, l’immaginario all’americana con la militanza sociale.
DAMIR IVIC - Trentasei anni, giornalista musicale, se si parla di rap e hip hop le vicissitudini di questa scena le ha vissute dall’interno, in prima persona. Per Arcana ha già pubblicato Fuck it. Let’s all stand up, un’approfondita analisi delle rime di Eminem, oltre ad essere coautore di Su la testa!. Collabora anche con MTV, fa parte dello staff di Dissonanze ed è content editor e consulente aziendale per vari marchi.
Anche quando finisce con l’affiorare o addirittura trionfare nel mainstream, e la cosa succede ciclicamente, si porta dietro i cromosomi e i tic di una vita fieramente underground, storicamente lontana dai radar abituali della critica musicale.
Questa Storia ragionata dell’Hip Hop italiano non è una raccolta esaustiva di tutti i protagonisti, di tutte le uscite discografiche, di tutti i passaggi storici; certo, dischi, eventi, e profili biografici non mancano, tutt’altro, ma quello che potete trovare fra queste pagine sono prima di tutto gli strumenti e capire davvero le unicità di ciò che è stato ed è il movimento hip hop nel contesto del panorama musicale (e non solo musicale) italiano, per smascherare luoghi comuni che per molti anni hanno offerto un’interpretazione distorta e lacunosa del fenomeno e, in definitiva, per fare un tuffo dentro questa scena facendola parlare in prima persona: gli inizi eroici e i carbonari, i primi momenti di successo, le faide interne, i ripiegamenti, i momenti di crisi, i trionfi, il difficile rapporto col mondo musicale tradizionale.
Un piccolo epos, quasi un romanzo con tutte le sue figure, teorie principali o secondarie, colpi di scena. Ma anche un fondamentale documento che aiuti a tracciare come mai è stato fatto prima una linea che colleghi Assalti Frontali a Fabri Fibra, i Sangue Misto a Radio Deejay, i Club Dogo ai centri sociali, l’immaginario all’americana con la militanza sociale.
DAMIR IVIC - Trentasei anni, giornalista musicale, se si parla di rap e hip hop le vicissitudini di questa scena le ha vissute dall’interno, in prima persona. Per Arcana ha già pubblicato Fuck it. Let’s all stand up, un’approfondita analisi delle rime di Eminem, oltre ad essere coautore di Su la testa!. Collabora anche con MTV, fa parte dello staff di Dissonanze ed è content editor e consulente aziendale per vari marchi.
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