
Senza  remore, oggi, è possibile affermare che la più sconvolgente,  graffiante, puntuale e originale collana editoriale presente in Italia è  della meridionale Laterza, e giustamente si chiama Contromano; senza  remore, a continuare, possiamo affermare, in più, che proprio e appunto  questa collana ospita l'Imperdibile libro di Enrico Brizzi “La vita  quotidiana in Italia ai tempi del  Silvio”: pagine che narrano l'Italia.  Quello che è stato, verso gli anni Ottanta, come si è trasformata  questo martoriato paese, e persino cos'è diventato. Per fortuna, grazie  ovviamente alla scelta di fondo, il racconto è dunque d'uno scrittore e  non d'un giornalista o, addirittura, d'un saggista, magari uno storico.  Altrimenti ci sarebbe stata la possibilità, ovviamente, d'avere tra gli  arti superiori un ingombrante e vistosissimo tomo. Invece l'invettiva e  l'inventiva, quindi l'ironia di Enrico Brizzi con il suo talento per  riuscire a tenere legati alle pagine i lettori, ha consentito d'arrivare  alla fine di trecento pagine, sì a tratti impegnative, ma pure molto  godibili. In sostanza Brizzi, ragionando a periodi con se stesso in  veste prima di bambino e cittadino e poi in panni di scrittore, ovvero  chiudendosi anche lui nell'opera, spiega passaggi epocali della storia  italiana degli ultimi trent'anni. Ideale prosecuzione d'un precedente  libro, questo ultimo parte dal momento dove ancora si dice, a fregare il  mondo, che la televisione è lo specchio della società, dunque della  realtà. Ma dal libro si comprende, invece, come sempre di più si può  giungere al contrario. L'attualità, non a caso, aiuta a sostenere  appunto questa ipotesi. Partendo, insomma, da scenari che sanno di Cogne  e Avetrana. Insomma l'Italia che diventa televisione. Tramutando quel  che rimane dell'Italia pura e genuina nel contenitore che si sta  dimostrando quale in più dannoso, per i più, che possa esserci. Davvero  gustoso come un'ottima commedia, allora, questo libro 'purtroppo' ci  dice di noi. Del reale. Ovvero dell'importa e delle colpe della  televisione. A parte retroscena e dettagli d'alcune stesse trasmissioni  da palinsesti quotidianamente proni al gossip. Semplicemente, Berlusconi  ha vinto l'Italia, salvandosi dall'eventuale galera, utilizzando  fortemente la televisione trash che tutti i santi e maledetti giorni  comunque accendiamo. Tramite questa avventura del pungente, e  fortunatamente ancora ottimista scrittore Enrico Brizzi, che tra l'altro  è persona abituata a mettersi in cammino e non ha dunque paura del  futuro, fra le altre cose, s'avranno una serie di particolari non  proprio analizzati da tutti i libri e tutte le puntate televisive, non  retroscena in forma di gossip, bensì delucidazioni che vengono  direttamente dalla presa diretta del fatto. 
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