Uomini che si ricordano al mattino di un maglione dimenticato altrove, un giovane Holden “non più giovane” che somiglia a Johnny Depp, un orecchino di perla che scivola tra i rimpianti di una spensieratezza perduta, un marito che non sa di essere violento, una ragazza ammazzata pronta a tutto per ritornare in vita, una donna prigioniera di un divano, Eluana Englaro.
Sette racconti come sette nuovi peccati capitali: intervallati da brevi intermezzi luminosi, queste storie costruiscono parola dopo parola una stretta prigione claustrofobica, densa di pessimismo e ironia amara, fino all’ultimo racconto, un “what if” grottesco e politicamente scorretto che chiude il cerchio e la cella del nostro bel Paese.
Sette racconti come sette nuovi peccati capitali: intervallati da brevi intermezzi luminosi, queste storie costruiscono parola dopo parola una stretta prigione claustrofobica, densa di pessimismo e ironia amara, fino all’ultimo racconto, un “what if” grottesco e politicamente scorretto che chiude il cerchio e la cella del nostro bel Paese.
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