Emanuele Spano. Classe 1978. Il suo background nasce e si sviluppa a partire da due esperienze ad alto potenziale di “creatività”: il FORMA ovvero il centro internazionale di fotografia e la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). Per descrivere in cosa eccelle o cosa è in grado di realizzare, ci vorrebbe un hard disk più grande di quello della Nasa. Emanuele Spano è visual designer, photographer, street photographer e molto, molto di più. Con l’architetto Yona Friedman, realizza per il Mart di Rovereto una casa/installazione di origami. Nel suo entourage circolano nomi “immensi” come Peter Gehrke o Eikoh Hosoe. E’ stato assistente/fotografo ufficiale per campagne pubblicitarie di aziende del calibro di Armani, Yamamay Richmond. Ha vinto diversi premi di importanza nazionale e internazionale, suoi lavori compaiono nelle più prestigiose e autorevoli pubblicazioni a livello mondiale del settore fotografico e del design. A partire dal 2008 il pulsare della sua incontenibile voglia di manipolare e realizzare nuovi linguaggi artistici, lo portano a creare I’m Where I Live a Muro Leccese, a pochi chilometri dal capoluogo salentino . Un concetto di bio/compatibilità tra arte e vita, ovvero un bio/spazio dove il concetto stesso di factory si trasforma in pura funzionalità, comfort e bellezza A suggerirgli l’idea nominale dello spazio e regalargli uno stile di vita, è stata la grande Marina Carrara direttrice della storica rivista CASAVIVA. Ora Emanuele Spano sta lavorando ad un progetto per immagini di “eco/visione” dove l’obiettivo cattura ombre, immagini, colori, quasi fosse senziente. Un progetto di intelligenza naturale della fotografia.
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