
Il respiro della tigre,
lambisce l'anima,
e ti scalda dentro.
I suoi artigli,
delle catene si fan beffe,
tagliano il ferro,
solleticano le stelle.
Le sue strisce,
sono nero ebano nel bianco manto,
sono lunghe e sinuose,
come oscura passione.
La coda si agita inquieta,
sferza nel vento,
da forma a nuove geometrie.
Invisibile ombra,
si aggira inquieta,
della morte compagna,
e di vita maestra.
la tigre:
incubo dell'innocente agnello.
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