
Morte al salone del libro di Paolo Roversi
La voce del caporedattore Beppe Calzolari risuonò roca nell'apparecchio.
“Un collega della pagine letterarie mi ha chiesto se avevo qualcuno disponibile per tamponare un evento al Salone del Libro, e indovina?”
Enrico Radeschi sbuffò. Lui era un mastino della nera, un freelance a cui piaceva l'odore della strada, scovare le notizie in sella alla sua Vespa gialla. Quella richiesta gli suonava quanto mai strana.
“Odio la cultura lo sai?”
“La odiamo tutti: per questo facciamo i giornalisti.”
Calzolari ne sapeva una più del diavolo; ma soprattutto era consapevole che il cronista, pagato a cottimo, non aveva altra scelta se non quella di cedere al ricatto.
Potete continuare a leggere il brano qui:
http://satisfiction.menstyle.it/archive.php?eid=109
fonte (Satisfiction di Gian Paolo Serino)
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