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venerdì 2 gennaio 2009

Giuseppe Petrilli ... pure troppo!


Riprendo le redini di questo mio spazio volendo farvi conoscere da subito per il nuovo anno (su segnalazione della esplosiva Claudia Laricchia) un personaggio, Giuseppe Petrilli, che mi ha colpito molto ... pure troppo direi! E il riferimento allo scrittore pulp (quello della Gialappa's di Mai dire Tv di qualche anno fa) Thomas Prostata non è a caso dal momento che nella mia escursione on-line sul sito e sul myspace di quest'artista mi sono venuti in mente un paio di icone mentali pop: per la letteratura Hank "chinaski" Bukowsky quello della "Macchina del sesso", "Donne", "Storie di ordinaria follia" e Allen Ginsberg e il suo "L'Urlo"; per il cinema "Sin City" e "Pulp Fiction"; per la musica Genesis P-Orridge degli Psychic TV ... E i riferimenti provenienti dal mercato spettacolare della sociologia delle comunicazioni di massa, per questo artista potrebbero aumentare esponenzialmente (è cosa buona e giusta che sia stato recensito sulla stampa periodica di Coniglio) dal momento che come Idra dalle mille teste la sua fame di iconografia viene a essere colmata proprio da ciò che sotto i nostri occhi costituisce il nostro pane quotidiano ovvero l'esserci per Youtube, Wikipedia, YouPorn e affini. Le immagini sono hi-speed-teck, ovvero ad alta definizione, o iper-definizione per essere ancora sui crinali della contemporaneità, nulla viene lasciato all'immaginazione, il tratto deciso è dermograficamente pulsante tanto che i corpi, non assurgono più a ruolo di image di idea del corpo, ma di puro feticcio da consumare nello shock per lo shock di una spinta ketaminica del produci-consuma-crepa. Così parla di lui sul suo myspace: "Dipingo e suono il Blues. Dipingo il “blues” come Kerouac scriveva il bebop… intendendo con questo termine uno stato d’animo, un insieme di sensazioni: ciò che mi muove, sia nella musica, che nella pittura è la passione, nient’altro. Così mi rifaccio a ciò che più mi piace e mi emoziona: il cinema, la musica, ma soprattutto la sensualità e la seduzione femminile. Il subbuglio emotivo che ne deriva si tramuta in segni, curve morbide e colori, per rivivere all’infinito nell’opera d’arte. Sono direttore artistico del jazz club "Lupus in Fabula" di Lucera."

Questi i suoi riferimenti:

www.petrilliartworx.it/
www.myspace.com/giuseppepetrilli

Le opere riportate in questa sede sono di Giuseppe Petrilli

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