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sabato 7 giugno 2008

Carlo Di Francescantonio, Tracks for Mira, edizioni O.M.P. Fare Poesia






















Carlo Di Francescantonio, nel suo ultimo lavoro poetico "Tracks for Mira", edito per i tipi di O.M.P. Fare Poesia ama giocare sul limite della disperazione metropolitana, quella che trova spazio e collegamento ideale nei versi di Gregory Corso come sottolinea Mario Barrai nella postfazione, ma a questo punto anche in quelli di Charles Bukowski, Kerouac, e gli altri benedetti/maledetti beat ... e di sicuro anche nel Punk, nella sua latitudine delirante come quella mitopoieticamente narrata da Marco Philopat in "Costretti a sanguinare" edito lo scorso anno da Einaudi. La scansione dei movimenti poetici suddivisi in tracks, suddivide anche il ritmo della riflessione poetica di quest'autore, che pare percepirsi come respiro sincopato, isterico, sintomatologia del disorientamento di un procedere per-versi obliquo e alienato. Già perchè nei versi di Carlo di Francescantonio, oltre alla buona capacità di resa metrica, intendiamo in questo caso di prosa poetica,c'è anche la prospettiva di vivere tutto, ogni cosa, prendendo le distanze,da una vita che non gli appartiene e da ricordi,amori, lontani dal suo "centro di gravità permanente" ...


track 9
sono nato dal lato rotto del cielo
ma subito ho imparato a provare l'amore
tutto questo diventerà cinema intimista
dove pochi sorridono vedendolo


www.farepoesia.it
www.kronstadt.it

1 commento:

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