Fortunatamente da qualche anno a questa parte, il mondo delle lettere salentine, contro ogni previsione (Rina Durante scriveva in un suo articolo sulle pagine del Quotidiano, l’impossibilità del Pulp nella piccola città di provincia e poi c’era invece già Maurizio Leo che mixava da tempo ormai, Beat e Pulp in maniera eccezionale) comincia a creare un’identità altra che non è solo Comi, Bodini, Pagano, Toma, Verri, Ruggeri, o la Pizzica, ma non perché non siano necessari a costruire una mappatura del fare poesia e letteratura in queste terre, tra le maglie della sua storia, ma perché ciò che sta emergendo è un desiderio di riscrivere la storia della lettere a queste latitudini. Si poteva mai pensare ad esempio ad un giallo salentino o addirittura al noir? Era tutto in gestazione da queste parti, basti pensare al Delitto di Campi 1 e 2 di Gianni Capodicasa (Luca Pensa editore) e Libreria antica Roma. Il mistero di Taviano (Lupo editore) di Raffaele Polo. Pur non entrando nel merito qualitativo di queste due opere appena indicate, avendo chi più chi meno il diritto di esistenza nell’ambito della storia della letteratura contemporanea salentina, non posso non dire che comincia a strutturarsi un quadro di una geografia letteraria che prima o poi dovrà essere sistematizzata. Ora dopo le sue fatiche letterarie come La Lecce di papà (Eda) e Scusi vuol ballare con me?, (Edizioni del Grifo) a cui collaborai con grande piacere, ecco che Armando Tango, pseudonimo del giornalista leccese Teo Pepe, aggiunge un’altra interessante pubblicazione dal titolo “Salento’s Movida ” edita da Glocal editrice. Un giallo o un noir salentino? Difficile dirlo perché sembra che Tango sia abile ad utilizzare i codici dei due generi narrativi, con grande maestria e talento, conosce i trucchi del mestiere, le sue zone d’ombra, e sa perfettamente dove puntare i riflettori, perché di un’ibridazione equilibratissima tra sceneggiatura e romanzo sembra questo libro, che ti prende e non ti molla più, per ben 241 pagine. E c’è tutto e molto di più in quest’opera, lu sule, lu mare, lu ientu, le notti afose, la Lecce by night, la movida vacanziera e vip di Santa Maria di Leuca e i suoi salotti bene, il caldo torrido, le angoscie, le ansie, le paranoie di un’avventura che comincia a seminare una scia di sangue per un “paperino” - non vi svelerò di cosa si tratta perché se no che sorpresa è - che contiene dati sensibili e scottanti, e che lega i destini dei protagonisti, tutti ben delineati, e con una psicologia tracciata magistralmente in poche battute: Brooke (che ricorda il biondone di Beautiful); Pachi (fotografo very-macho-magnaccia, un clone di Costantino di provincia); il dj Claudio Capace; la nobildonna Adriana Cristofalco, Massimo Bellardoni il commercialista piacione, Pappa personaggio molto simile ad Adriano Pappalardo, e dulcis in fundo Maurizio Costanzo e Maria De Filippi …. Che c’entrano?! Scopritelo da soli ….
fonte da www.musicaos.wordpress.com
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